Skip to content

Cart

Name Price QTY Product image
  • :

Subtotal:
Tax included and shipping calculated at checkout
View cart
Your cart is empty

CBD e Parkinson: un supporto naturale per i sintomi?

Introduzione

Il morbo di Parkinson è una patologia neurodegenerativa progressiva che colpisce milioni di persone in tutto il mondo, in particolare nella fascia over 60. È caratterizzata da sintomi motori come tremori, rigidità muscolare, lentezza nei movimenti e problemi di equilibrio, ma anche da disturbi non motori come ansia, depressione, insonnia e dolori cronici.

Sebbene non esista una cura definitiva, la medicina moderna è alla continua ricerca di trattamenti complementari per migliorare la qualità della vita dei pazienti. Negli ultimi anni, l’interesse verso il CBD (cannabidiolo) è cresciuto notevolmente, soprattutto per le sue proprietà antinfiammatorie, neuroprotettive e ansiolitiche.

In questo articolo scopriamo cosa dice la scienza sul rapporto tra CBD e Parkinson, come usarlo e quali sono le precauzioni da adottare.


Cos'è il CBD?

Il CBD è uno dei principali cannabinoidi presenti nella pianta di cannabis. A differenza del THC, non ha effetti psicoattivi, ma interagisce con il sistema endocannabinoide (ECS) del nostro organismo, che regola processi come:

  • Dolore

  • Infiammazione

  • Sonno

  • Umore

  • Controllo motorio

Questa interazione ha portato la comunità scientifica a esplorare il potenziale del CBD in malattie neurodegenerative come l’Alzheimer e, appunto, il Parkinson.


I benefici potenziali del CBD nel Parkinson

Diversi studi preliminari e testimonianze cliniche suggeriscono che il CBD può aiutare ad alleviare alcuni sintomi del Parkinson, in particolare quelli non motori.

🔄 1. Effetto neuroprotettivo

Il Parkinson è causato dalla progressiva degenerazione dei neuroni dopaminergici. Alcuni studi indicano che il CBD potrebbe proteggere le cellule nervose dai danni ossidativi e infiammatori.

🧪 Uno studio pubblicato su Frontiers in Pharmacology ha evidenziato che il CBD ha un potenziale nel rallentare la neurodegenerazione nei modelli animali di Parkinson.
🔗 Fonte

😟 2. Riduzione di ansia e psicosi

Molti pazienti con Parkinson sviluppano ansia, depressione e, in alcuni casi, sintomi psicotici. Il CBD ha mostrato effetti ansiolitici e antipsicotici in studi clinici, risultando utile come complemento alla terapia farmacologica tradizionale.

🔍 In uno studio pilota del 2009, il CBD ha ridotto in modo significativo i sintomi psicotici in pazienti con Parkinson, senza effetti collaterali gravi.
🔗 Fonte

🌙 3. Miglioramento del sonno

L’insonnia e i disturbi del sonno sono frequenti nel Parkinson. Il CBD, grazie al suo effetto calmante, può favorire un sonno più profondo e continuo, migliorando il recupero psico-fisico.

⚡ 4. Riduzione del dolore e dei crampi muscolari

Il CBD possiede proprietà miorilassanti e antinfiammatorie che possono ridurre crampi, rigidità e dolori muscolari, frequenti nei pazienti parkinsoniani.


Come si assume il CBD in caso di Parkinson?

Il dosaggio e la modalità di somministrazione del CBD devono essere personalizzati e sempre concordati con un medico, specialmente se il paziente assume farmaci come Levodopa.

Forma di somministrazione Vantaggi Utilizzo suggerito
Olio sublinguale Assorbimento rapido, dosaggio personalizzato Per ansia, insonnia e controllo motorio
Capsule o softgel Comodità e dosaggio preciso Ideali per uso quotidiano programmato
Creme o gel topici Agiscono localmente per dolori muscolari In caso di rigidità o spasmi localizzati
Tisane o edibili Rilascio graduale, gusto gradevole Per rilassamento generale e benessere serale

👉 Si consiglia di iniziare con bassi dosaggi (es. 5-10 mg al giorno) e aumentare gradualmente fino a trovare la soglia di efficacia individuale.


Ci sono effetti collaterali?

Il CBD è generalmente ben tollerato, anche negli anziani. Tuttavia, in alcuni casi possono manifestarsi:

  • Sonnolenza

  • Bocca secca

  • Diarrea (a dosaggi elevati)

  • Interazioni con farmaci (in particolare anticoagulanti e neurolettici)

È fondamentale utilizzare solo prodotti certificati, con tracciabilità, analisi di laboratorio e assenza di THC o sostanze contaminanti.


Conclusione

Sebbene la ricerca scientifica sia ancora in fase evolutiva, il CBD mostra un grande potenziale come coadiuvante nella gestione dei sintomi del Parkinson, in particolare per:

  • Ansia

  • Dolore cronico

  • Insonnia

  • Problemi comportamentali

Non è una cura, ma un supporto naturale che può migliorare la qualità della vita, soprattutto se integrato in un piano terapeutico personalizzato.

Prima di iniziare un trattamento con CBD, è sempre consigliato consultare il proprio neurologo per valutare le possibili interazioni con la terapia farmacologica in corso.


📚 Fonti scientifiche

  1. Chagas MH et al. (2014). Effects of cannabidiol in the treatment of patients with Parkinson's disease: An exploratory double-blind trial.
    🔗 https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/25237116/

  2. Zuardi AW et al. (2009). Cannabidiol for the treatment of psychosis in Parkinson's disease.
    🔗 https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/19752838/

  3. Pisanti S et al. (2017). Cannabidiol: State of the art and new challenges for therapeutic applications. Pharmacol Ther.
    🔗 https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/28232276/

  4. Santos R et al. (2019). Cannabidiol and neurodegenerative disorders: A systematic review. Front Pharmacol.
    🔗 https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7023045/

We use cookies to ensure you get the best experience on our website.

+18 ADVERT

To access this site you must be an adult, therefore at least 18 years old.

Leave